Mentre tutte le squadre continuano ad aggiustare le proprie moto sull' esperienza delle gare precedenti, potendo contare (Aprilia, BMW e Ducati su tutte) sulla forza delle proprie strutture , chi sembra destinato a rimanere indietro, in maniera decisiva, è Leon Haslam. La Suzuki, infatti, da quell' orecchio non ci vuole sentire. Praticamente nullo, da qui in poi, il supporto ufficiale allo sviluppo delle 2 K10 di Battà. Il manager del team Alstare ha già tuonato diverse volte in direzione sol levante, ma sembra sarà costretto a fare da solo, con tutti i limiti che questo implica. Per quanto il team Alstare sia uno dei più esperti e consolidati del paddock, l' unico modo di inseguire gli altri nelle prestazioni è quello di poter contare sul lavoro di casa madre. Halsam è ancora in grado di dare il suo 101%, come ha fatto fin qui: ma fin qui, appunto, l' onda lunga del lavoro delle squadre ufficiali non era ancora arrivata, mentre adesso comincerà con il manifestarsi. Questo limite, contro un pilota della caratura di Biaggi, sembra un ostacolo troppo grande da superare. Guidotti ha chiarito meglio la faccenda, spiegando a gpone che la moto è, di fatto alla sua seconda stagione, e che le (poche) ultime evoluzioni messe in campo hanno evidenziato qualche problema (motore) o hanno palesato la necessità di ulteriore lavoro (forcella). E tutto questo mentre le decine di milioni di euro spese sulle GSVR, in motogp , continuano a non portare la Suzuki da nessuna parte. A luglio, Batta volerà in Giappone per discutere riguardo il 2011, ma ad occhio e croce le cose rimarranno tali. Se così dovesse continuare ad essere, mi rimane un mistero inspiegabile. Spendere dieci per ottenere uno, quando spendendo uno si potrebbe ottenere dieci. Bah! misteri giapponesi. foto courtesy of Pablo Gutierrez
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