
Spies, quindi, ha memoria e informazioni più fresche riguardo la nuovoa Imola. A parziale consolazione di Haga, c'è il fatto che Spies, pur stando coi migliori, non riuscì ad annichilire la concorrenza, cosa che di solito gli riesce bene. E' poco per dire che la R1 non si adatta perfettamente a questa pista ma è abbastanza per dire che la Ducati, invece, lo fa . Ad aggiungere ulteriore incertezza, c' è la questione della temperatura. I piloti del mondiale Superbike trovaranno venti gradi in meno, sull' asfalto, rispetto a quelli dei test. Tutto potrebbe cambiare, complicarsi a destra o semplificarsi a manca. Insomma, qualunque previsione appare, più che mai , difficile. L' incomodo più grosso, sulla strada di quelli che si giocano il mondiale, si chiama Jonathan Rea, che in luglio stabilì il nuovo primato del tracciato e mise in mostra un passo inarrivabile per tutti: dieci giri consecutivi sul 50".5 L' altro incomodo si chiama Aprilia. La moto di Biaggi è ormai a pochi centimetri dal livello di Ducati e Xerox. Quel poco che manca fa ancora la differenza, ma potrebbe risolversi, in buona parte, con le modifiche alla ciclistica che la casa di Noale aveva portato al Nurburgring, ma che non fu possibile deliberare, nè usare in gara. La valutazione, tra le altre cose, di questi componenti, potrebbe essere in corso proprio in queste ore, perchè Biaggi sta provando al Mugello. Se il cerchio quadra, nonostante gli le perplessità che Max ha esternato riguardo il tracciato, potremmo avere qualche grossa sorpresa. Oltre a quella che si chiama Simoncelli.
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