lunedì, ottobre 26

Il giorno dopo Portimaò.

Per via della passione che mi attanaglia praticamente da sempre, amo i piloti come fossero dei familiari. Per me, tutti, senza eccezioni, equivalgono a dei cavalieri che in groppa a dei cavalli ombrosi vanno in battaglia senza nessuna corazza. Per questo, ieri, a vedere Haga remare senza possibilità, immaginarmelo chiuso dentro al casco alle prese con i fantasmi della sconfitta (l ‘ennesima, forse la più pesante) ho sperato che un miracolo vero venisse a mettergli le ali. Era un sogno infantile, che in parte mi ha impedito di godermi lo spettacolo che l’ americano ha offerto ancora, come è sua natura, e , a quanto pare, suo destino. Spies ha dominato gara1 e blindato gara2. Compito facile, perché doveva controllare Haga che prendeva il via dalla decima posizione in griglia: all’ ultima gara del campionato, equivale a partire da uno dei gironi dell’ inferno, e così, in effetti, è stato. Vorrei chiedergli che diavolo è successo sabato, quando la Superpole ha deciso una volta per tutte che quast' anno no, non era il caso. Tardozzi era in diretta, mentre il cronista lo interrogava a pochi minuti dalla fine della SP2. La camera nel frattempo inquadrava i meccanici che si affannavano intorno alla Ducati numero 41, ed in quel box, la sensazione dello spettatore (parlo per me, ovviamente) è stata un sensazione di sconfitta. Rispondendo alle domande del cronista, Tardozzi ha parlato abbastanza chiaro :le altre Ducati sono davanti, quindi la moto è a posto. Mi aspetto che faccia quello che sa fare, ecc. ecc. SI è detto che la moto scivolasse al posteriore. Poi si è detto che con la la gomma non c'era feeling. Poi che la tensione inquinasse le sensazioni di chi stava alla guida. Chissà. C’è una dato, che va letto senza cuore, ed è praticamente una una sentenza: a parte Brno, quando aveva corso con la scapola ancora fratturata, una sola volta, in questa stagione, il giapponese è partito peggio che a Portimaò : In Australia, sette mesi fa, all’ inizio del campionato. Quella qualifica mi è sembrata una resa, ma non ero nel box se non con i sentimenti, non conosco nessuno che possa dirmi di più di quanto ho visto e letto, e quindi queste chiacchiere lasciano il tempo che trovano. Per cui, ritorno ai fatti veri, quelli tangibili. Il guaio di Haga, dopoil ritiro dell' enorme, l’ immenso, il gigantesco Bayliss, è stato quello di aver trovato sulla propria strada uno scherzo del destino per lui, e un regalo inatteso al popolo delle moto. Un’ altro gigante, più giovane ma della stessa pasta, o (staremo a vedere) di una pasta ancora migliore. Uno dei rari, preziosi giganti che, di tanto in tanto, il motociclismo regala al suo pubblico.

3 commenti :

Roberto Zaghi ha detto...

ciao, complimenti per il blog! Bell'analisi su Haga, vorrei aggiungere che un bastone bello grosso fra le ruote gliel'hanno infilato Fabrizio e Tardozzi, con la disastrosa decisione di non fare gioco di squadra. Ad Imola Fabrizio DOVEVA cedergli il passo! Di sua sponte o per ordine impartito dai box. Stessa cosa a Portimao, con Fabrizio di nuovo davanti al compagno (e se Spies avesse fatto un dritto all'ultima curva perdendo posizioni? Sai che beffa).
Non ci siamo: Haga purtroppo è veloce quanto fragile psicologicamente e sfigato (il che me lo rende automaticamente simpatico) e in Ducati sono maestri di autolesionismo. L'anno prossimo dovrebbero avere la franchezza di dichiarare che il primo pilota è Fabrizio, e amen, fine dell'ipocrisia!
Sono contento per Spies, comunque, di certo il mondiale se l'è meritato... è un mostro di talento, ma come simpatia sta a zero.

Onanews ha detto...

Ciao, ti ringrazio dei complimenti. In effetti la guida della squadra mi è sembrata un pò latitante, almeno in questa circostanza; se Spies fosse caduto e Fabrizio avesse sottratto punti decisivi ad Haga , forse qualche testa saltava...
Spies sembra un men in black, oppure quel tizio che in pulp fiction sbuca dal nulla, aggiusta una situazione irrisolvibile (se pensiamo che questo è stato il primo titolo piloti nella storia Yamaha SBK) e subito dopo sparisce..un mostro, ma assolutamente un pezzo di ghiaccio ....
Un saluto MaxBarba

dante_fat ha detto...

io lo ripeto alla nausea che lo sbaglio di Tardozzi è stato quello di nn prendere Biaggi al posto di Haga


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