Il mondiale non è ancora finito, e manco a dirlo, dalle parti della Yamaha ognuno affila le sue lame , carica le spingarde e ricomincia a non dormire la notte, pensando al 2010. Il fatto è che nello staff di Lorenzo, staff agguerrito almeno quanto il suo pilota, non hanno gradito le dichiarazioni del boss della Yamaha Masao Furosawa, colui che dopo le sconfitte subite prima da Hayden (2006) , e successivamente da Stoner (2007), venno evocato da Rossi e ricollocato dalla produzione al team gp per ridare la rotta alla squadra, che l’ aveva clamorosamente persa smarrendosi per i sette mari.
Furosawa, un grande manager almeno a giudicare dai risultati, in una conferenza stampa venuta dopo Philip island, ha ribadito la centralità di Valentino Rossi nella famiglia dei tre diapason, e la volontà di averlo con sé fin quando Rossi non deciderò di andare in pensione
Gli spagnoli, si sa , cono suscettibili, se poi sono manager di Lorenzo, la nuova perla, la giovane speranza del motorismo iberico, lo sono ancora di più.
“Mi costa molto credere che siano state effettivamente queste le parole di Furusawa – ha ribattuto Hirsch - Ci crederò quando le sentirò da lui e parleremo del rinnovo del contratto di Lorenzo. (ne hanno appena finito di parlare: nel senso che Lorenzo, un paio di mesi fa ha rinnovato per un anno, lasciando Valentino sorpreso, e pure un po’ piccato) .
“Con Furusawa ho già parlato a Donington in merito a certe sue dichiarazioni fatte a Laguna Seca. Sono stanco però di sentire la cantilena che Lorenzo copia gli assetti di Rossi, e di quello che Rossi ha fatto per la Yamaha. Rossi è un impiegato della Yamaha, un impiegato ben pagato,con uno stipendio multimilionario ed è appunto pagato per questo, per far vincere una marca che non vinceva da moltissimo tempo, però non è il proprietario né della moto ne della Casa. Inoltre è dimostrato che è Rossi che in moltissime occasioni ha copiato gli assetti di Lorenzo perché questi aveva il passo migliore, Ramon Forcata ha lavorato per due. Mi felicito con Rossi per il campionato che ha vinto, ma non stravinto, ma più per i nostri errori, che per altro. Mi sembra fenomenale che Furusawa dichiari che è amico di Rossi: non si batte Jorge con questa psicologia di poco costo: è un pilota che supera sé stesso, e domenica scorso lo ha dimostrato partendo ultimo, fino a rimontare al quarto posto, cose così prima le faceva solo l'italiano…”.
Hirsch dice anche delle verità , ma la sua pretesa che Rossi venga trattato come un tizio qualunque è esagerata. Le sabbie mobili nell quali la Yamaha si trovava quando Rossi, nel 2004, decise di accettare la sfida durerebbero fino ai giorni nostri se il pesarese non avesse deciso di gettarsi anima e corpo nella sfida. Inoltre, senza Rossi, Lorenzo si troverebbe a pilotare una roba diversa da quella attuale. E certamente non migliore.
Non c’ è dubbio che i piloti veranno trattati alla pari, dal punto di vista tecnico. Ma i sentimenti ce li hanno pure i giapponesi, mica solo gli spagnoli. E lasciategleli esprimere, di tanto in tanto. fonte gpone
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