lunedì, febbraio 1

BMW, Corser prova tanta roba. Tempi ancora modesti.

Nell’ unico giorno di sole, sbucato miracolosamente tra la coltre di nubi che con feroce determinazione, si sono accanite su Valencia (e si che quella pista viene scelta prima di tutto per la scarsissima piovosità), Troy Corser, girando per 75 giri, ha subito circa un secondo e mezzo di ritardo, sul passo, nei confronti dei migliori. Un abisso del genere può sembrare una sentenza inappellabile, e forse lo sarebbe, se non stessimo parlando di una delle primissime uscite di un nuovo corso, quello di Davide Tardozzi.
Però (punto di vista), nonostantelo lo sforzo economico della casa di  Monaco, l’ applicazione di un grandissimo collaudatore come Corser, il ricorso ad un team leader espertissimo e capace come l’ ex TM Ducati, personalmente, quest’ oggi, non scommetterei nemmeno un euro sulla possibilità di vedere una BMW a podio, prima del finale di stagione. E’ chiaro che a Valencia nessuno è andato alla caccia del primato. Tra componenti da deliberare, assetti e e scelte in via di valutazione, gli obiettivi erano di tutt’ altro genere. Ma , appunto, se in mezzo a tutte le soluzioni messe su a Portimaò, e poi in Spagna, ce ne sia qualcuna buona, da usare come solida piattaforma per il futuro, risulta di difficile comprensione ad uno che osservi da lontano. Insomma, che stanno facendo ? Quello straordinario professionista di Corser, due volte campione del mondo e instancabile e sopraffino collaudatore, rilascia dichiarazioni che spiegano molto bene la situazione attuale, ed anche la prospettiva. Non nascondendo po’ di disappunto. (fonte MCN)
“Con il miglioramento del tempo e delle traiettorie, avevamo previsto di uscire per cinque o sei giri, poi di rientrare ai box per fornire informazioni ai tecnici. Ma avendo perso moltissimo tempo, il team ha tirato fuori molta roba, forse un po’ troppa da provare in col poco tempo a disposizione. Ed in qualche occasione si è fatta un po’ di confusione. La moto è miglirata un pochino rispetto alla fase finale della stagione scorsa, ed è naturale che il team abbia messo sul campo un mucchio di roba. Qualche volta diventa difficile per i piloti, perché solo una determinata quantità di prove si possono fare in un periodo di tempo così limitato. Detto queto, sento che abbiamo comunque imparato davvero qualcosa, ed abbiamo trovato la direzione verso la quale muoverci la prossima volta che scenderemo in pista. Penso positivamente riguardo quelle che saranno le nostre possibilità alla lunga, quando saremo riusciti a metere insieme tutti i vari elementi. Sia io che Ruben siamo soddisfatti riguardo la moto, ed abbiamo bnecessità di un piccolo extra per completare quello che è un ottimo pacchetto. Ci auguriamo che i prossimo test a Philip Island sia produttivo e costruttivo rispetto al tempo perso a Portimaò e Valencia. E speriamo anche che il tempo sia migliore".

2 commenti :

dante ha detto...

uno e mezzo è un be pò pure con tutte la scuse dela caso ... in gara sarà mezzo e già sarebbe buono

fazerino ha detto...

la stradale a detta di tutti è ottima quindi è il team che deve lavorare , con Tardozzi ci saranno dei progressi ma ci vuole del tempo io comunque un euro ce lo scommetterei


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