martedì, febbraio 23

Haslam il migliore a Philp Island.

L' uomo che è uscito meglio dai test australiani di P.I., è quel figlio d' arte che risponde al nome di Leon Haslam. Mi ha impressionato e molto il 31.6 di Michel Fabrizio, il ritorno alla luce di Checa, la prestazione singola dei uno dei miei piloti favoriti, J. Smrz. Ma spenti i riflettori, ho spulciato come un ragioniere pasticcione sulla cronologia delle due giornate e delle quattro, lungissime sessioni. Il primo giorno fa meno testo, troppe le cose da sistemere in funzione della pista e dei mezzi, ancora virtualmente nel cellophane. La seconda giornata  è più interessante : gli assetti si sono avvicinati a quello che dovrebbero essere già venerdì, temperature permettendo (l' asfalto di Philip Island viene definito molto particolare e in grado di influenzare i tempi anche con pccole variazioni della sua temperatura) . L' ultima sessione, quella (forse) più probante non è stata la più veloce in assoluto, ma quella durante la quale i piloti hanno potuto girare più a lungo in condizioni di setup relativamente stabili. Ebbene, fatta la media dei tempi dei quindici giri migliori sul totale dei venticinque-trenta percorsi dai piloti, Haslam è l' uomo che è andato più forte, ed in maniera abbastanza consistente, cioè di un paio di decimi al giro. Per la precisione, 12 tornate tra il 32".5 e il 32".9. Fabrizio, nella circostanza, si è dimostrato più veloce come picco (32".0) , ma solo cinque sono stati i suoi giri sotto l' 1'33". Gli altri (cioè Biaggi, Haga, Rea, e Checa) hanno girato in tempi fotocopia l' uno dell' altro, e tutti molto vicini al passo medio di Fabrizio, tanto che la matematca sostiene che siano andati tutti a braccetto. Smrz e Byrne sono stati, invece, meno costanti, il che farebbe pensare che alla lunga, se si fosse corso ieri, avrebbero dovuto cedere il passo. Questa, naturalmente., è un 'analisi monca. Sarebbe bello sapere quanta benzina c' era nei serbatoi, quanto margine di miglioramento posseggano ancora le loro Aprilia, Ducati e Suzuki, e quanto, effettivamente tutti siano andati alla caccia del cronometro. E anche se, come si legge in giro, qualcuno si sia davvero nascosto un pò.

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