Spaccacuore.

Fin dentro al limite ed oltre. Perso Spies, il numero 1 2009, la Superbike non si scompone e ricomincia da dove aveva lasciato. Cioè dallo sport puro.

Alzi la mano chi ci credeva davvero, che Checa e la sua piccola moto privata ( vabbè, esagero. Piccola non è, va quasi forte come le Xerox) avrebbe potuto vincere. Magie delle derivate, della temperatura dell' asfalto. australiano bizzoso con le moto vere, pronto a mischiare le carte. Lo spagnolo non scherzava affatto, quando ha cominciato ad andare forte, venerdì. Ma la sorpresa non è neppure lui, che pure ha vinto la sua ultima gara con un moto ufficiale o quasi, e che l' anno scorso, se confrontato con Rea, ha perso su tutta la linea.  E nemmeno Haslam, che fa sul serio e lo faceva pure l' anno scorso. La sorpresa è la Suzuki, che va forte come qualche stagione fa, che ha messo insieme un gruppo moto-piloti assolutamente eccellente ( non valutate Guintoli dalle sue prestazioni in Motogp: quello è un altro linguaggio, e giuro che a parte i  quattro piloti di punta, gli altri, in SBK, non vincerebbero mai, oppure mooooolto raramente).  La Suzuki che perde Neukirchner, ma tira fuori una moto buona, ed in totale ci guadagna.  Stranezze di annata. Nel contempo Fabrizio, stavolta, è più bravo di Haga. Sarà che il giapponese ha un anno in più ( pure Fabrizio, ma sotto i trenta significa esperienza), ma quest' anno chi sia il pilota di punta della Xerox non è ancora chiaro. Comunque due gare di spaventoso spettacolo:  sarà necessario aspettare un mese intero per rivederli, stavolta a Portimaò. Aggiungo , chiudo e me ne vado a dormire, che Biaggi non mi ha deluso. Oggi ha una quindicina di punti in più di quanti non ne avesse lo scorso anno, proprio di questi tempi. A Portimaò cambierà tutto, come sempre succede nel mondo splendido delle moto vere. foto www.worldsbk.com

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