martedì, aprile 6

Scommettere contro Valentino Rossi è da pazzi o da ubriachi. Ma se c' è un anno buono è proprio questo.

Colin Edwards è senz' altro un tipo originale. Apprezzare o meno le dichiarazioni cui talvolta si lascia andare è una faccenda diversa (ricordo di aver letto una sua lunga e incredibile intervista su una rivista italiana, non appena la ritrovo nella catasta di carte che occupa il salotto di casa vi saprò dire pure qual' era: mi cadde la mandibola), ma trovare un pilota che fa a meno delle solite frasi di circostanza, mi riferisco a quella specie di cantilena tipo "tizio è un grande pilota ma daremo il meglio di noi stessi per arrivare più in alto possibile", oppure "i ragazzi hanno lavorato molto bene, e stiamo dando il meglio di noi stessi per arrivare più in alto possibile", è una cosa rara. A domanda diretta dell' intervistatore David Emmet (riportata da MOTOMATTERS) , che gli ha ricordato come dalla vittoria di Elias (Portogallo 2006) un privato non salga sul gradino più alto del podio, il texano si è sbilanciato in maniera inconsueta. Se ammetti di avere una buona moto, e finisci con il combinarci poco o niente, va a tuo discapito. Ma Edwards non si è posto il problema. Nel corso di una teleconferenza svoltasi in occasione della presentazione del gp di Indianapolis 2010 ( presente Ben Spies) il buon Colin ha prima “retrocesso” Pedrosa, ricordando che nel corso dei test non ha "combinato un fico". Poi ha proseguito, tornando sulle potenzilaità dei privati "non voglio mentirti. Chiunque scommetta contro Valentino Rossi deve essere matto o ubriaco. Ma è comunque una possibilità. Come ho detto, guidiamo la moto più vicina a quella ufficiale di cui abbiamo mai potuto disporre. Così, se c'è una anno nel quale, senza mezzi termini, questo può succedere, è proprio questo. ". Personalmente ho letto tutto questo in ottica Ben Spies. Edwards mi piace, ma in passato ha potuto disporre di materiale ufficiale per parecchie stagioni, e non è emerso quanto i mezzi, almeno sulla carta, gli potevano consentire. Spies ha già corso in Qatar (una delle poche piste di Motogp che conosce) , è freddo come un iceberg e ricco di talento all' inverosimile. Se effettivamente la Yama tech3 è così vicina a quelle di Rossi e Lorenzo, lo score dei team non ufficiali potrebbe arricchirsi di un nuovo nome. Se non in notturna, certamente più avanti. nella foto Edwards ufficiale nel 2005,  photo courtesy of TOMO TANABE

2 commenti :

Anonimo ha detto...

bisogna vedere se a metà stagione le moto saranno ancora molto vicine perchè di solito le private non hanno le evoluzioni se non dopo qualche gp. forse una gara si può strappare, al massimo

dante ha detto...

forse con i motori contongentati c' è più equilibrio perchè le prestazioni saranno meno estreme . SAREBBE vantaggioso per lo spettacolo
ciao


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