domenica, maggio 2

Quando la telemetria altrui potrebbe ritornare utile.

                                                                     photo courtesy of fiatontheweb
Stoner c'è, Stoner non c'è, e nel frattempo Lorenzo deve pensarci da solo a ricordare a tutti quanti che se esiste un altro favorito dopo quello solito, è solo lui. Gente  di memoria corta i maniaci delle corse come sono io, che devono ancora riuscire bene ad inquadrare la GP10: dieci secondi di paga come l' anno scorso, e una crescita esponenziale, per l' australiano, nei tabelloni dei bookmaker. Ho cominciato con il parlare di Stoner perchè non mi ricordo quando è stata l' ultima volta che lo abbiamo visto così "dimesso" da quando è apparso al mondo delle corse. A parte il periodo del malessere da lattosio, è una notizia quella di vederlo dietro al suo compagno di squadra, sia pure un ex campione del mondo. Stoner ha spiegato (Ducati.it) il perchè di questa non brillantissima prestazione, ed è evidente che ha preferito la calma e il traguardo invece della prestazione pura, oppure se preferite, ha scelto di non rischiare un doppio zero("L’ho superato ( a Jorge Lorenzo)  e mi stavo avvicinando a Nicky quando ho perso all’improvviso l’anteriore ed ho rischiato di cadere. La moto era quasi a terra ma in qualche modo sono riuscito a tenerla su e a riprendere il controllo. Ho provato a spingere di nuovo ma mi si è “chiuso” il davanti un paio di volte in un solo giro"). Forse l' australiano comincia a maturare, cosa che Lorenzo sembra avere fatto già da un pezzo. la maniera con la quale ha vinto questa gara, risalendo dalla quinta posizione infilando UNO ad UNO tutti i migliori, recuperando quattro secondi al velocissimo Pedrosa di oggi è una faccenda degna di un campione del mondo. La strada è lunga, ma lui c' è, e nel peggiore dei modi per i suoi avversari: più maturo, e quindi più forte del titano che è stato l 'anno scorso.  Concludo con un piccolo commento al Rossi che, nel non scambiare dati e telemetrie con il compagno, ha finito col rimetterci  (da repubblica.it)  "Questa non era la nostra gara.  Qualche problema alla spalla l'ho avuto, ma quello che più è andato storto è stato il set up della moto. Non riuscivamo a trovare il giusto assetto, abbiamo provato a modificare qualcosa anche durante il warm up ma alla fine ho chiuso 14°. Ho fatto una grande partenza ma non avevo certamente il passo di Pedrosa. La gara non è stata per niente facile. Ho continuato ad avere problemi di assetto e più di qualche volta la moto ha iniziato a scivolare troppo. In effetti ho rischiato più qui che in molte altre gare della mia carriera. Alla fine, mi è mancato un pò di grip per riavvicinarmi. Ho anche perso l'anteriore all'ultimo e ho girato più lento di mezzo secondo".


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