A Crutchlow non manca la personalità, questo è sicuro. Ma rinunciare alla possibilità di correre, da subito, in motogp salendo sulla moto di Edwards, a sua volta spostato su quella di Rossi, che genere di scelta è ? Una scelta coraggiosa, nella speranza che in Yamaha non siano permalosi e che non se la siano segnata su un di un taccuino, chiuso in un cassetto da qualche parte, laggiù in Giappone. MCN ha raccntato la faccenda: La parti si sono incontrate nei giorni scorsi, e dopo un lungo colloquio Crutchlow ha detto di no.
“Sarebbe stato uno onore correre per la Yamaha in Motogp, ma dopo i colloqui ho deciso che non lo farò. E' satta una decisione comune, e penso che Yamaha mi rispetti comunque". Facile sarebbe stato saltare agli occhi di una platea più numerosa, anche se (per il momento) soltanto per tappare un buco. Il difficile sarebbe stato saltare da una moto all' altra, dalle Pirelli alle Bridgestone , dall' acciaio al carbonio, da una filosofia all' altra alternandole per sei settimane consecutive. Quasi una pazzia, una maratona pericolosa e dagli esiti incerti che ha fatto bene a rifiutare.
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