domenica, giugno 20

Motogp Silverstone: per divertirmi cancello Lorenzo.



Se faccio finta che la gara l' abbia vinta Dovizioso, direi che mi sono divertito. Lui, Spies, Hayden e De Puniet, e pure Stoner hanno offerto uno spettacolo sportivo di grandissima intensità, battagliando in un gruppo nutrito dall' inizio alla fine, con sorpassi e controsorpassi e pochissimi errori. Quando nel finale Spies ha resistito ad Hayden tagliando il cordolo  e seguito nella traiettoria balorda dell' americano della Ducati, ho avuto un amnesia dimenticandomi che Lorenzo era già sotto la doccia, e anzi, si era cambiato, ed in borghese  era lì che firmava degli autograf. Dovizioso ha goduto della lotta yankee che si teneva alle sue spalle, perchè non mi sembrava in grado di resistere al forcing tardivo di quei due. Ma siccome quelli se le davano, guardati da vicino da Stoner che più di questo non è riuscito a fare ( orrenda partenza, una delle più brutte della storia, per fare peggio doveva avviarla a spinta  ) , il Dovi ha continuato a tirare, prevalendo e riconquistando la testa della classifica avulsa di casa HRC. Poi bisogna parlare di Spies, che partendo ad armi pari (e cioè nessuna conoscenza del tracciato, esattamente come gli altri ) si è messo in moto lentamente, cauto e non disposto ad incasellare un altro zero. Lo avevo dato per favorito, e chiamatemi pure ganassa o sborone. Ci sono andato vicino....insomma, abbastanza. L' exploit di De Puniet è durato poco, così come la vena di Simoncelli, la gara di Melandri e quella di Capirossi. Questi tre preferisco ricordarmeli come furono, anche se aspetto sempre con una certa curiosità che ritrovino sè stessi nel mare magnum delle regolazioni delle loro motociclette. Pedrosa invece ha ripiegato le pive nel sacco, come andasse a tre cilindri: ha accusato problemi di grip sparendo dalla testa della gara. Buon per lui che non sia durata di più, perchè quelli della 125 che correvano subito dopo, lo avrebbero raggiunto. Alti e bassi per lo spagnolo, come sempre: ma troppi pochi gli alti per disturbare Jorge Lorenzo, due tacche avanti a tutti, un secondo al giro più veloce quando gli è servito, tremendo e martellante, e indisturbata potenza egemone del campionato. Per dargli fastidio, quelli che a Silverstone lo hanno visto solo di spalle e pure da lontano, dovranno mangiare pagnotte su pagnotte, e sperare in qualche pista favorevole (a loro) e sfavorevole (a lui). Se continua ad andare come oggi, chiedo alla regia di ignorarlo, così finisco con il divertirmi di più

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