lunedì, settembre 20

Aragon, lo sviluppo, il ragioniere svizzero.

Ora si comincia a dire che le Yamaha non vanno più perché è Lorenzo che si occupa dello sviluppo, e quindi la partenza di Rossi comincerebbe a manifestare (già ed in anticipo) le sue tremende conseguenze. Tra tutte le minchiate che si possono leggere, questa è una delle più grandi in assoluto, primo per la palese volontà di amministrare (e basta) che Jorge Lorenzo esprime in pista. Secondo perché nessuno, con 50 o 60 punti di  svantaggio a cinque gare dalla fine cambierebbe un capello ad  una moto che ha mancato il podio una sola volta in tredici gare, che forse non è il massimo dove serve molto motore, ma che è ancora, ampiamente in grado di chiudere il mondiale anticipatamente. Honda e Ducati si, che hanno dovuto lavorare, tenendo meccanici ed ingegneri alla frusta e a pane ed acqua, pure di notte. I risultati si vedono, anche se qualcuno doveva avvertirli che il mondiale è cominciato in marzo, mica ieri. Comunque, Stoner ha fatto pace con l’ anteriore dopo sei mesi che non si parlavano. Pedrosa guida un missile, è in uno stato di grazia e forma psicofisica mai vista e se non avesse toppato alla partenza, lui e Stoner avrebbero duellato ventotto giri. Hayden ha goduto della ritrovata Ducati seguendo e poi buggerando quel Lorenzo che è andato accontentandosi saggiamente (ora però l’ orgoglio comincerà a pungerlo…. oppure, invece di un pilota spagnolo è un ragioniere svizzero ?). Il duellone tra Spies ed Dovizioso, con il primo leggermente più lento ma anche (non leggermente ) più forte è valso metà spettacolo. Dovizioso alla fine è caduto (ancora) e questo a dimostrazione del fatto che l ‘HRC, preferendogli Stoner, probabilmente ci guadagnerà. Però, sempre la Honda ci dovrebbe spiegare se considera i contratti come carta da culo. Se così fosse mi sento legittimato a riportargli indietro la mia, di Honda , e farmi ridare indietro i soldi, solo perché guardate un pò, ho cambiato idea. Manca una faccenda da affrontare : la spalla. Ieri ho cominciato a pensare  che qualche problema, e piuttosto serio, tormenta il tavulliano. Prima credevo in un fastidio non invalidante, misto a diffidenza per le gomme traditrici e a cautela da shock. Ieri però, vederlo girare piano su quella pista magnifica, ampia, veloce e affascinante, ho pensato che Rossi dovrebbe operarsi al più presto. Cosa, che a quanto pare, farà prima della fine del mondiale.

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