venerdì, aprile 16

Filippo Preziosi , e la Ducati GP9 coraggiosa.


Il 2009 di Filippo Preziosi, papà della GP9, è cominciato così come si era chiuso il 2008.

Con una vittoria netta da parte del suo pilota “preferito”, il solito Stoner.

Il connubio tra un progettista eccellente ed un pilota straordinario continua a dare i suoi frutti, anche se, come al solito, di mezzo c' è il gigante Valentino, col quale si lotterà ancora, lungamente , sul filo dei decimi così come è stato in Qatar 2009 per due terzi di gara.

Preziosi ha tanti meriti, non ultimo il coraggio di prendere decisioni.

difficili, che comportano rischi grossi , perchè, spiega in una intervista

Raccolta da LaGazzettadelloSport:

«Non possiamo seguire i giapponesi sulla loro strada. Sono potenze economiche e tecniche infinitamente superiori, quindi dobbiamo cercare di essere originali. Ma le nostre sono scelte ponderate. Se una nuova

soluzione ci dà prestazioni e facilità di utilizzo non ci sono problemi, la

adottiamo. Ma anche se pensiamo che ci possa dare vantaggio a scapito della

"gentilezza" siamo portati a rischiare, perché Casey sa gestire queste situazioni".

Un pilota straordinariamente forte, e con la grande capacità di adattarsi immediatamente a

tutto accorcia probabilmente lo studio intorno ad un progetto, semplifica ed accelera il lavoro, consente di osare.

A proposito delle scelte originali e impegnative Preziosi si sofferma a parlare di quella più grossa, il telaio in carbonio.

"in quei giri in cui Stoner e Rossi lottavano sul filo del decimo, sono stato

orgoglioso di lavorare per dargli quel mezzo decimo, quel decimo che lo può aiutare».

Sul telaio in carbonio «È l' evoluzione del concetto del motore portante. Volgarizzando, si tratta di

una grande struttura anteriore, una scatola, che funge da telaio e anche

da airbox. Due elementi che cozzano tra di loro, perché il primo ha bisogno

di spazio per raccogliere il massimo dell' aria, il secondo ha limiti di peso

e rigidità. Con questa soluzione abbiamo trovato il giusto equilibrio».

"Stoner dopo due uscite ci ha detto, convinto, che era la strada giusta. Lui guida

al massimo anche una soluzione completamente diversa da quelle precedenti.

E sbaglia poco». E il forcellone? «È arrivato di conseguenza. Se per il telaio

siamo ad uno stadio definitivo, dietro c' è ancora tanto da poter lavorare. Ma

stiamo parlando del 2010»,

Sul motore «Casey ora è contento del comportamento del

Desmosedici, soprattutto come erogazione. Qualcosa di nuovo sempre in questo

settore si vedrà nei test di Barcellona».

Sui meriti della vittoria di Losail 2009.

Quanto al pilota e quanto alla moto? «Impossibile dirlo. Il pilota è fondamentale,

Ma non riusciremmo a quantificarlo nemmeno se Stoner e Rossi si scambiassero

Le moto...».

Riguardo alle evoluzioni di un progetto perennemente nuovo, Preziosi ha confermato che

Si sta sperimentando un telaio in alluminio

«Dal telaio

In carbonio a uno innovativo in alluminio: l' ha già provato Guareschi."

Su Rossi

"Quando lunedì Stoner lottava sul filo del decimo, mi sono sentito orgoglioso di lavorare per lui.

Ma Rossi merita rispetto». .... da www.gazzetta.it


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