Interrogato dai cronisti, durante l' indimenticabile weekend di Magny Cours, Davide Tardozzi si è fatto una risata, quando gli hanno chiesto se disponesse del supermotore. Era più che evidente che nel tratto veloce del circuito, la 1198 di Haga ne aveva di meno rispetto tutte le 4 cilindri ufficiali.
Ma Tardozzi ha anche aggiunto del "grande lavoro di ciclistica" effettuato durante la due giorni del Mugello. La Ducati era agile, teneva la traiettoria come fosse su un binario nonostante la naturale tendenza al movimento. Haga frenava forte già dentro la curva, e dalla curva lenta usciva sempre aumentando il suo distacco. Qualcosa al Mugello è successo, non di enorme come il "supermotore", ma di eccellente, forse l' ennesimo passo avanti della sinergia telaio-elettronica, specialità dove la casa eccelle..
E a Portimao, dove si decide il titolo, Troy Bayliss fece una doppietta in grande scioltezza, quasi fosse un 'amichevole. Gli altri stettero più o meno a guardare, con un' anonima prestazione di Haga sulla Yamaha 2008, e null' altro da ricordare.
Questo, secondo me, lo svantaggio con cui parte Spies. Un gap tecnico non ancora quantificabile (lo quantifico col senno di poi, quando è più facile), almeno su questa pista.
Ducati contro Spies ? E' un pò ingiusto, nei confronti del meraviglioso guerriero di Francia.... ma la metterei proprio su questo piano. foto ducatiracing
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