In Superbike ha lasciato tutti a bocca aperta. Se ripete lo stesso numero anche in Motogp, il texano va dritto nella mia personale hall of fame. Vincitore o meno, Ben Spies si giocherà il titolo contro Nori Haga, nell’ ultimo round, quello di Portimao. Dopo questa gara, l’ americano avrà un assaggio di Motogp. Salirà infatti sulla M1 nell’ ultima gara della classe regina 2009, quella di Valencia. Un modo per cominciare a prendere confidenza e macinare chilometri con quella che sarà la sua prossima moto. Non sarà facile, prima di tutto perché l’ impatto con le centomila regolazioni delle 800 non è facile per nessuno. Poi perché la sua sarà una moto satellite, e quindi (almeno sulla carta) uno step indietro rispetto rispetto alle Yamaha di Rossi e Lorenzo. Colin Edwards, connazionale e amico di Spies si è offerto di dargli una mano. Parlando alla testata inglese MCN, Edwards si è mostrato molto disponibile: “Ben potrà avere accesso a tutti i miei dati, non c’è problema. Per lui ci sarò, se vorra chiedermi qualunque informazione, Non ho niente da nascondere, e sarò il primo ad alzarmi in piedi per rispondere alle sue domande”. Nonostante questa disponibilità, Edwards è determinato a raggiungere il suo obiettivo, quello di essere il miglior pilota privato della stagione 2009. “Aiuterò Ben, ma non voglio certo farmi battere”. foto da flickr
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