“Gruppo Piaggio comunica che Aprilia non parteciperà al Campionato Moto2, nè fornirà a team privati motociclette per tale Campionato.
Il Campionato Moto2 non presenta, nella visione del Gruppo, caratteristiche tecnologiche ed agonistiche tali da rendere strategica la partecipazione di Aprilia a questo tipo di competizioni. Il Gruppo ritiene, quindi, inutile e dannoso per l’immagine di una grande Casa motociclistica italiana ed europea – che ha vinto 43 titoli mondiali nella velocità e nell’off road – prendere parte a competizioni obbligatoriamente imperniate sulla tecnologia motoristica di un Costruttore concorrente”.
Il Campionato Moto2 non presenta, nella visione del Gruppo, caratteristiche tecnologiche ed agonistiche tali da rendere strategica la partecipazione di Aprilia a questo tipo di competizioni. Il Gruppo ritiene, quindi, inutile e dannoso per l’immagine di una grande Casa motociclistica italiana ed europea – che ha vinto 43 titoli mondiali nella velocità e nell’off road – prendere parte a competizioni obbligatoriamente imperniate sulla tecnologia motoristica di un Costruttore concorrente”.
E' il comunicato, secco e stringato, con cui l' Aprilia mette la parola fine al suo impegno nella neonata classe di mezzo: di mezzo, appunto, nè carne, nè pesce. Non è dato sapere, al momento, come si metteranno quei piloti e quelle scuderie (Iannone, ad esempio), che speravano nei telai Aprilia. Nè se questa rinuncia sia una mossa azzeccata, oppure un autogol. Ma immaginate Suzuki, o Kawasaki che costruiscono moto, le motorizzano Honda e partecipano ad un campionato mondiale. Impensabile. Anche per l' Aprilia.
Nessun commento :
Posta un commento