lunedì, novembre 9

La rottura del ghiaccio.

Non fosse stato per Spies, freddo come un esquimese e simpatico come un sergente dei marines, ieri il divano avrebbe svolto il suo compito, intorno si sarebbe fatto tutto buio, e mi sarei svegliato in tempo per la cena. Solo le gomme di Stoner hanno battuto, quanto e freddezza, l 'americano: e si sono offese, e proprio non hanno voluto adattarsi in fretta.
Sulla procedura di warm-up stabilita dal team Ducati non ci ho capito molto , ma mi sforzerò di approfondire. Nel frattempo, a giochi fatti, Pedrosa si è preso la soddisfazione di battere Lorenzo. Un piccolo segnale per l’ umanità, una grossa soddisfazione per lui. I tecnici Yamaha assoldati dalla HRC lo porteranno più su del terzo posto ? Si vedrà, come pure si vedrà (non ho dubbi, ma faccio il tifo) la stoffa dell’ americano, che sempre a Valencia girò in 1’33”2 con la R1 Superbike (aprile, superpole, gomma morbida) , 1’35”0 in gara1, nello stesso weekend, 1’34”0 al trentesimo ed ultimo giro della gara di ieri. Costante, progressivo miglioramento di un marziano che quelli che amano le derivate di serie hanno imparato a conoscere. Mai vista una roba del genere, a parte ( ovviamente ) la mitologica Valencia di Bayliss…Che però conosceva la moto, e conosceva la categoria.
Quando ha passato Dovizioso, con una calma olimpica ed una naturalezza fuori scala, Spies, dentro il casco, avrà sorriso ? Era pur sempre una Honda ufficiale, gemella della moto che ieri ha dominato. Lui guidava una Yamaha clienti, dapprima sulle uova per fare amicizia con una bagarre diversa, per via, principalmente, dei freni al carbonio. Poi si è messo a spingere, quando ha deciso che era il momento. I motomaniaci , gli spettatori di vecchia data ed i seguaci della Superbike l' aspettavano proprio così, come hanno imparato a conoscerlo nel 2009. Io comincio a fregarmi le mani per il grande spettacolo che verrà, quando in zuffa saranno cinque. Tardozzi (vabbè, non sempre ci piglia), parlando di Spies l’ aveva definito quello che dominerà la scena dei prossimi sette o otto anni, dovunque dovesse correre.

3 commenti :

acorba67 ha detto...

Concordo... di Ben Spies mi piace la semplicità e il fatto che non voglia fare il fenomeno, anche se chiaramente lo è.

Max Barba ha detto...

già.. a me sembra che sia già pronto, quasi che non gli serva il tempo che è servito a tutti, cioè una o due stagioni. Vado troppo di fretta ?
Saluti

Roberto Zaghi ha detto...

anche nei test post-gara si è migliorato di giorno in giorno, se non sbaglio, il trita-avversari continua a macinare. Come icona mediatica non è gratificante, ma un po' di sano understatement non guasta affatto. Bel pezzo comunque. Pure io ho lavorato un po' di meningi per decifrare la strategia dichiarata da Guareschi, senza capirci granchè...


Articoli correlati per categorie