Ben Spies è nato a Germantown, in Tennessee, l’ 11 luglio 1984: è arrivato in Europa accolto, per lo più, da una certa indifferenza. Accadde la stessa cosa a Freddie “fast” Spencer . In parte per campanilismo, in parte per scarsa considerazione nei confronti del campionato AMA, per molti la sua rivelazione è stato uno shock, un colpo durissimo alle certezze di un ambiente che non si aspettava niente di simile. Comincia a guidare a cinque anni (!!!). A otto partecipa alle prime gare, a dieci vince il suo primo titolo, nel campionato YSR su mezzi da 80cc. A dodici anni passa alla 125, “emigrando” dal Texas. All’ età di 14 anni, Spies passa alle 600, trovandosi subito a suo agio. Nel 2000, “Elbowz” (“gomito”, per via della postura che assume nell’ “impugnare” la moto, e del fatto che, in piega, si aiuta con esso per tenerla su) diventa professionista, messo sotto contratto dalla Suzuki. Così, in un battere di ciglia, prima di aver compiuto sedici anni, Ben Spies comincia la sua carriera nell’ AMA.
Sarà una carriera scintillante. Nel 2000, con il team Valvoline Suzuki, ottiene, come miglior piazzamento un quinto posto, in mezzo a piloti di età compresa tra i venti e i quarant’ anni. Qualche mese più tardi, al debutto nell’ AMA Supersport, Ben Spies conquista la prima file in qualifica.
Nel 2001, sempre con Valvoline Suzuki, Spies ottiene la sua prima vittoria nel round di Pikes Peak dell’ AMA 750 SuperStock Championship. Otterrà. In quell’ anno, quattro podi consecutivi.
Meno brillante la stagione 2002, pesantemente condizionata da un infortunio al ginocchio. Nel 2003, sempre con Suzuki, vince il titolo AMA Xtreme, con cinque vittori più due podi. Nella stessa stagione compete per il titolo AMA Supersport, ottenedo una vittoria e due ulteriori podi. In quell’ anno gareggerà anche nella Superbike americana, ottenendo come miglior risultato un settimo posto.a Daytona.
Nei due anni successivi proseguirà il suo apprendistato nella massima serie dell’ AMA, ma è nel 2006 che la sua carriera è ad una svolta, importante, e decisiva. Passa al team Suzuki Yoshimura, dove va a fare il “secondo” a Matt Mladin, dominatore incontrastato fino a quel momento e vincitore di sei degli ultimi sette titoli. Spies non si scompone, non si impressiona, non patisce gli scherzi dell' emozione. Ha ventidue anni, ed ha accumulato abbastanza esperienza per cominciare a fare sul serio. Spies Batte Mladin per otto punti, capitalizzando al meglio la striscia iniziale di sei vittorie consecutive e lasciando stupefatti gli addetti ai lavori, che pur conoscendo il suo talento non potevano attendersi una simile impresa. In quella stagione, a suggello delle sue qualità, Spies otterrà 7 pole, ,17 podi e dieci giri veloci.
DI nuovo, nei due anni successivi, vincerà il titolo battendo il tenace Mladin. Quest’ ultimo tornerà alla vittoria del campionato AMA solo nel 2009, quando Spies , a sua volta, vincerà il titolo al suo esordio nel mondiale WSBK.
Elbowz, gomito a terra, attacca Mladin nella gara di esordio del campionato AMA 2007. Il sopasso riuscirà. Da flickr
Wildcard in Motogp a Laguna Seca, su Suzuki (2008). Da flickr
Video Ben Spies AMA SBK 2007.
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