lunedì, dicembre 21

Motogp, la debuttante si tiene pronta per il 2012.


Viste le croniche carenze numeriche sulla griglia di partenza della Motogp, sguarnita come un negozio di abbigliamento dopo i saldi o un supermercato russo nel millenovecentottantatrè, mi sono stropicciato gli occhi quando mi è capitato di leggere che qualcuno, forse un folle, tentava l’ avventura con una moto nuova, costruita da zero. Personalmente credo che ci vorrebbero cinque anni, e decine di milioni di euro al solo scopo di evitare il doppiaggio, ma sarei tanto felice di sbagliarmi. Ma poniamo che, effettivamente, lavorino duro, i loro tecnici compiano un miracolo vero e nel giro di due anni, la Inmotec sia in grado di lottare per le posizioni di rincalzo, che sarebbe già un enorme risultato.. tra due anni sarà il 2012, l'  anno cioè del ritorno alle mille. E tutto il lavoro fatto nel frattempo ? Come scalare l’ everest, arrivare quasi in cima per poi rotolare a valle. Il quotidiano online noticiasdenavarra.com ha intervistato, chiedendogli conto di questa e di altre faccende, Oscar  Gorria, direttore del management  della Inmotec. Per quanto riguarda il progetto corrente ( la Inmotec correrà cinque gp della stagione 2010, Barcellona, Brno, Misano, Balatonring e Valencia)) , il patron si è tenuto abbottonato, lasciando però intendere che ci sono almeno 220 cavalli…già disponibili, aggiungendo pure di non credre che le moto ufficiali possano disporre davvero dei 250 favoleggiati ..cosa per la quale servirebbero 20.000 giri al minuto . Poche le informazioni tecniche che ha aggiunto: telaio “cornice” in alluminio, sospensioni Ohlins, cilindri disposti a 80°. Niente si sa dell’ elettronica. Il cronista gli ha chiesto un commento riguardo il 2012, e sorprendentemente Gorria non si è mostrato contrario.
"Non siamo contro il ritorno al 1.000 cc, in realtà noi crediamo che si completi il quadro per la più elevata categoria della velocità. Quello che non capisco è perché si ritorni alle 1000 con la scusa dei costi. Non vedo riduzione di costi da nessuna parte, perché nessuno ha spiegato nel dettaglio come si risparmierebbe con questi cambiamenti. Al momento la Dorna non ha deliberato tutti i dettagli dei futuri regolamenti per i motori di 1.000 cc. In Inmotec siamo preparati a questi cambiamenti, anche se alla fine, derivando i motori dalla produzione, ci si allontanerà dalla filosofia attuale della serie MotoGP e ci si avvicinerà all'approccio Superbike. Anche perchè, come riconosciuto dagli esperti del settore e non solo, la Superbike si è a sua volta allontanata dalle moto di serie, e per prestazioni, componenti, ed elettronica, si è avvicinatoa alla Motogp”  intervista da noticiasdenavarra


1 commento :

remo_rema ha detto...

concordo sul fatto che le possibilità sono poche, ma credo che le 1000cc possano solo giovare ad eventuali outsider
saludos


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