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Il lungo digiuno sta per finire. Solo un antipasto, per ora, previsto il 22-23-24 gennaio, ma per i motomaniaci è meglio di niente. Finalmente smetteremo di leggere che questo pilota si è buscato il raffreddore, quell’ altro ha fatto indigestione di panettone, quell’ altro ancora ha partecipato ad una gara di ruzzica in umbria. In pista, a Portimaò, ci saranno tutti i piloti del mondiale SBK. (la Motogp proverà a Sepang il 3-5 febbraio). Per il momento “pochi” (23, contro i quasi trenta dello scorso anno) . Qualcuno si potrebe aggiungere in extremis (vedi Scassa). Con le varie wildcard si potrebbe giù ipotizzare, ad oggi, una griglia di partenza composta da 25 piloti. In Motogp saranno 17 (una miseria, e pure un numero antipatico), ma non voglio sparare sulla crocerossa, rubare le caramelle ai bambini o parlare male delle strategie della motogp. Voglio andare a Misano e al Mugello. Guardare le gare ìn tv, passeggiare per il paddock stressando tutti per una foto con autografo ( non per una dichiarazione: lo staff di motostorie, composto solo da me, preferisce i fatti alle parole). Ho la curiosità di valutare Biaggi. Capisco che è un proposito per niente modesto. Ma mentre le stagioni si susseguono, qualcosa impara pure lo spettatore. Se brilli negli ultimi test, ad esempio, hai probabilmente la moto già molto a posto, e se ci metti del tuo, la prima parte della stagione ti può sorridere. Col passare dei mesi le moto cambiano (qualcuna, relativamente alle altre, in peggio), ma nei primissimi gran premi, è pressochè impossibile effettuare interventi radicali. (“radicali”, nelle derivate, è un concetto abbastanza relativo). Avendolo già detto, lo ribadisco pure. Per me Biaggi è il favorito, anche più di Jimmy T. , di Haga, di chi vi pare. Anche Toseland mi incuriosisce, e molto, e vorrei assicurarmi che la scintilla non gli si è spenta, ma solo un po’ sospita, tra le ceneri delle sue due stagioni in MGP. Ecco, proprio mentre le agenzie stanno battendo la notizia che ad XXXX è spuntato un grosso foruncolo sul sedere , e nonostante l’ intervento degli specialisti, pare difficile che riesca a stare in sella per il 22 gennaio.
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