giovedì, aprile 22

Neil Hodgson si ritira. Comincia la fine di un' era.

Neil Hodgson ha ballato davvero una sola stagione. Quella 2003, quando, guidando la nuovissima 999 ufficiali, vinse il mondiale Superbike con lo spaventoso score  di 13 vittorie e 7 secondi posti. Un dominio assoluto in quell' anno, un rendimento cui non riuscirà ad avvicinarsi mai più ed al quale, in precedenza, non se era mai avvicinato. Ma è abbastanza (!!) per ricordarselo bene, ed anche per intristirsi un pò, alla notizia del suo ritiro. Lo scorso anno Hodgson aveva riportato un brutto infortunio cadendo mentre faceva cross. Qualche settimana  fa, a Brands Hatch (prima gara del BSB 2010) un violentissimo high side gli ha di nuovo infortunato la spalla. Gli specialisti che lo tengono in cura gli hanno paventato un intervento chirurgico delicato, che comunque non basterà a garantirgli il ritorno sulle piste in tempi ragionevolmente brevi, considerati i suoi 37 anni.
"Ho guidato per 20 anni ottenendo riconoscimenti importanti. Non ho rimpianti. Il lavoro di riabilitazione fatto negli USA è stato ottimo ma purtroppo non sufficiente a far si che io potessi tornare in pista. Servirebbero mesi, forse anni per muovere come si deve la spalla su una moto da corsa ed in ogni caso il recupero non sarebbe mai al 100%” via motoblog.it.
Hodgson è un altro di quei vecchietti che cominciano ad allontanarsi dalla scena mondiale. La lista dei piloti di grande fama nati nella prima metà degli anni '70 e più o meno vicini all' età della pensione è molto lunga, e per me, su due piedi, è difficile immaginare il motociclismo sportivo senza di loro. Sono sopravvissuto  a stento al ritiro di Bayliss ma a quello di  Biaggi (1971) Capirossi (1973) Corser  (1971) ed Haga (1975), che stravolgeranno il mio panorama di tifoso, beh, sarà difficile. Non resta che augurare loro tante altre  gare, e a me di  affezionarmi presto a qualche nuova leva.

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