giovedì, luglio 22

Una promessa è una promessa?

Se il "dream team" auspicato dalla Honda non dovesse farsi, indovinate un pò chi ne farebbe le spese? Bravi proprio lui, il povero Dovizioso. Il Dovi non vale Stoner, e non vale nemmeno Pedrosa (1), ma una promessa è una promessa. Quella del Dovi è scritta sul contratto in essere: rinnovo automatico entro il quinto posto in classifica generale. Da verificare al giro di boa, e cioè a Laguna Seca. Ma i contratti, per qualcuno hanno poco significato. Questo è un lavoro complicato, nel quale le parti devono essere in piena armonia. Voi pretendereste il paradiso, tramite avvocato, a dispetto dei santi?  Prima di dare giudizi affrettati, come ad esempio che qualcuno, in casa Honda, ha la lingua biforcuta, leggete le parole di Suppo e Nakamoto (motostorie le ha tratte ha MCN) e cominciate a farvi un 'idea. di quello che accadrà. Per la cronaca, le alternative di Dovizioso, sarebbero modeste: team satellite in Honda (prrrr..),  team satellite Yamaha.
Suppo (sulla possibilità di schierare una moto ulteriore con altro sponsor ) "tecnicamente siamo in grado di far correre tre piloti, ma questo dipende dai finanziamenti che siamo in grado di trovare" 
Nakamoto (sulla possibilità di spedire Dovizioso in una squadra satellite :"abbiamo cominciato a parlare con Andrea, ma non c' è ancora nula di deciso". E per finire, il proclama seguito all' ingaggio di Stoner con annessa teoria del dream team:  pomposo e (probabilmente, diciamo così..)  "ottimistico".
(1) mia opinione personale, si intende.

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