martedì, agosto 3

Il ricambio e bla bla bla.

E lo dovrebbero sapere che una rondine non fa primavera pure se è grossa come un condor. Dopo Silverstone 2010, la critica unanime degli scribacchini sportivi, ha deciso che siamo al ricambio generazionale e all' invasione britannica. Ora questi adolescenti infoiati, avvolti nella unionjack cominceranno a prendere a pedate certi vecchiacci dei quali la Superbike è pronta a fare a meno, e che anzi non si capisce con quale faccia tosta si presentino ancora al via. Naturalmente, a metterla su questo piano sono gli stessi che fino a ieri celebravano Biaggi e Checa, “inossidabili” quarantenni per i quali la classe non è acqua e bla bla bla. E’ incredibile come nello sport i punti di vista cambino in fretta, ma ribaltare il mondo da un giorno all’ altro, nemmeno Biscardi…. Solo per il fatto di seguire le corse da un bel po’ di tempo, una delle pochissime cose certe che ho imparato è che finchè alla prestazione stratosferica una tantum non si abbina la costanza di rendimento, non si finisce in piedi nove volte su dieci, non si riesce con frequenza a salvare la faccia nonostante le escursioni termiche, i capricci del meteo, le bizze che la moto si inventa da una domenica all' altra, il pupo a casa con la febbre, le paturnie della fidanzata che attacca una scenata un paio d’ ore prima del warmup, il nonno che sta male dall’ altra parte del mondo e così via, si può rimanere un gran bel manico e finire lo stesso dimenticati, quando intorno ai trenta gli ormoni vengono a calare ....A silverstone, si sono visti dei gran bei piloti, a cominciare da quello che ha dominato e che sembra avere il potenziale più alto. Crutchlow ne ha fatte due di seguito, privilegio riservato a pochissimi, se andate a scorrere le tabelle  del passato. Basta questo a dire che rappresenta il futuro? Sommando Silverstone alle sue prestazioni precedenti ed al fatto che è pur sempre un debuttante, direi che Cal è, insieme ad Haslam, il più papabile. Personalmente vedo più indietro Rea, pronipote di Schwantz per via del polso: ma forse, a sviarmi, è la sua CBR che quest' anno è la terza o quarta moto sulla griglia (prove ne è il fatto che, a parte lui, gli altri Hondisti finiscono regolarmente in seconda pagina.). Cresciuto, rispetto alle settimane precedenti, e autore di due straordinarie rimonte è andato fortissimo Leon Camier, in grado di uscire dalle curve come sull' ottovolante, fregandosene delle indecisioni dell' avantreno o dei saltellamenti del posteriore. Potenza della gara di casa e basta? home power come dicono loro? Allora, al Nurburgring, il 5 di settembre, dove l' asfalto è liscio come un biliardo, la pista è nota e quindi le incognite sono ridotte dela metà, aspettiamo questi giovani cagnacci alla controprova, casomai, davvero, fossero pronti per dominare da qui all' eternità. Ma ci scommetto un' orecchia che i vecchietti, dati pressochè per spacciati, anzi pronti per l' ospizio, anzi con i minuti contati, rispunteranno fuori come se Silverstone non fosse mai esistita, avendo imparato, in tanti anni di corse, che è sempre la somma a fare il totale, quando sul calendario ci sarà scritto ottobre.

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